Tutti abbiano un oggetto o un sogno nel cassetto legato all’adolescenza, magari una scatola di scarpe dove all’interno c’è un mondo che non esiste più fatto di ricordi e sensazioni, sogni ed illusioni, lettere, fotografie ingiallite da un tempo tiranno, oggetti e messaggi che forse un giorno seduti su una sedia a dondolo, chi lo sa … rivedranno forse la luce del sole.
Beh ……… Io sono rimasto dentro quella scatola a rincorrere un pallone insieme ad Antognoni nei più leggendari stadi del mondo anche se a calcio, a dire la verità, non ero un gran che , ma mi divertivo un mondo. Sono rimasto a comporre stupende canzoni con Guccini e continuo ancora a cantare insieme a De Andrè, anche se sono sempre stato un po’ stonato e lui non c’è più …… e sono rimasto a cavalcare nelle sterminate praterie americane insieme ai miei amici d’infanzia Tex, Kit, Carson e Tiger.
Questo viaggio negli U.S.A lo dedico a loro e a G.L. Bonelli, il loro creatore, che senza volerlo ha segnato il profilo e la personalità di migliaia di persone e …… probabilmente anche la mia.
Uscito il primo numero in Italia nel ’48, i numeri di Tex sono passati di mano in mano, nel mio caso, da mio fratello a me come le sue storie, scritte dal padre e continuate dal figlio mentre la società italiana ha subito in questi anni un’evoluzione straordinaria. Tex è un Ranger, un uomo della legge e capo dei Navajo, fa rispettare la legge, combatte il male e difende i deboli, oggi si direbbe che ha un comportamento politicamente corretto. Nei primi numeri qualche scivolone con i cinesi, considerati “musi gialli”, comportamenti non sempre corretti anche se gli apostrofi erano sempre riferiti a malavitosi ed il massimo di violenza che si consumava era il classico cerino acceso tra le dita del criminale stordito per farlo svegliare e convincerlo a desistere dalle sue malefatte.
Portatore di valori positivi, lui è un bianco che vive con indiani, e gli indiani non sono tutti buoni, ma sono buoni e cattivi alla fine si identifica in un rapporto positivo. ………… Anche oggi come nei fumetti di allora viviamo in una società simile, dove si ha paura del diverso per religione, per appartenenza e per colore della pelle, e questo porta nelle persone culturalmente più fragili la ricerca di un capo espiatorio, e qui la storia si ripete: si comincia sempre con i più poveri, poi si passa agli ebrei, agli arabi, agli extracomunitari. Per arrivare al razzismo e alla xenofobia il passo è breve. La mia speranza oramai è che la prossima generazione abbia la capacità di approfondire lo spirito multiculturale di un continente rinvigorito da nuove formule economiche, sociali e politiche. Questa è l’Europa che sogno e della quale avrei voluto far parte.
Ma Tex no ………… ha sempre avuto un rapporto paritario con i diversi, è stato il mio eroe, quello che io non sarò mai, ma mi ha lasciato in mente l’idea di una persona libera, insieme a Tiger sono sempre rimasti gli stessi, Carson e un pò invecchiato ed il figlio Kit è cresciuto nel tempo, mentre le storie mantengono sempre una precisa configurazione …… Penso che alla fine sia una questione di coraggio. Nella vita bisogna avere molto coraggio per affrontare una persona in modo violento e a volte anche vigliacco …………………… Ma credo che alla fine bisogna averne di più per chiedere scusa.
……………….Nonostante Benjamin Franklin le preferisse un tacchino, è stata stampata su monete e banconote ed i guerrieri delle potenti tribù indiane ne fecero un potente simbolo spirituale: è lo stemma nazionale degli Stati Uniti, è la Bald Eagle.
Siamo in direzione di San Francisco lasciando alle spalle la parte nord di Los Angeles costeggiando località famose come Santa Barbara stretta in un lembo di terra delimitato dall’oceano e dalle montagne.
I panorami offrono scenari naturali mozzafiato tra i più belli della costa californiana.
……… passeggiando sul lungomare si possono incontrare leoni marini, lontre e anche foche …… e da dicembre a maggio ci si potrebbe imbattere nel passaggio delle balene, che dalla Baja California migrano verso Nord………
…………………. Hotel di lusso, ville esclusive, e tantissimi campi da golf.
San Francisco, uno dei suoi simboli è il Golden Gate coraggiosamente costruito sulla baia, battuta da venti rabbiosi.
…… tollerante, raffinata, cosmopolita e tanto altro ancora, questo è un luogo capace di affascinare chiunque, dall’architettura…..
…… a scenari di film famosi come il quartiere di Chinatown, la più grande città cinese fuori dai confini asiatici……..
…… poi un salto all’imbarcadero di Pier 43 dove assaggiare dell’ottimo granchio.
….. con le sue ripide salite …..
….. e dolci discese ….
I suoi tram sono qualcosa di caratteristico e molto affascinante. Con lo stesso progetto vennero costruiti i tram milanesi.
……… é stata sempre rappresentata come una città violenta nelle mani della malavita dove le autorità incapaci di affrontare le ondate di banditismo all’occorrenza trovavano in Tex valido aiuto. Furono molte le pubblicazioni su questa meravigliosa città, ricordo “La costa dei barbari” dove Tex si imbatte nella banda di Shanghai Kelly ( personaggio realmente esistito).
…… ricordo anche “San Francisco” dove Kit viene rapito….
…… e lì succede un po’ di tutto, tra incursioni nelle taverne del porto ….
….. ad assalti nei ristoranti della mafia cinese ….. Quanti ricordi.
Siamo nel Sequoia National Park ad una altitudine sopra i 2000 metri. Assomiglia molto al nostro paesaggio alpino …… anche se le nostre Alpi naturalmente sono più belle. Qui sono presenti alberi millenari e soprattutto sequoie giganti, ed in particolare il Generale Sherman che potrebbe essere tranquillamente definito il più grande essere vivente di questo mondo.
Siamo nel Yosemite National Park nel cuore della Sierra Nevada. Il nome è stato dato in omaggio alla tribù indiana Uzumati …… certo, una magra consolazione per essersi fatti massacrare a metà del XIX sec. Il paesaggio è superbo, un classico esempio di valle glaciale
Dominata da monoliti imponenti come il famoso Half Dome
….0 El Capitan…..
Il grande spettacolo della natura è appena cominciato ……
…… ed animali in libertà.
Lasciando la Sierra Nevada cominciamo a scendere tra panorami che si allargano verso l’infinito …… l’insieme è magnifico con lo sfondo del Mono Lake.
Ammirando questi scenari mi torna in mente una canzone di Guccini che racconta “il cielo dell’America sono mille cieli sopra un continente”, e mi è difficile descrivere certe immagini ……. Forse perché non c’è niente da raccontare, le immagini qui parlano da sole grazie ad una luce particolare che renderà questo paesaggio indimenticabile.
Il fascino di questo lago è dovuto a straordinarie formazioni calcaree che spuntano dall’acqua come delle sentinelle a guardia di un mondo aspro e selvatico.
…. di Bishop ricordo fantastiche colazioni …… porzioni veramente ….. generose.
La Death Valley é una delle depressioni più profonde dell’emisfero settentrionale, a più di 80 metri sotto il livello del mare.
Il sole implacabile fa salire la temperatura della nostra vettura a livelli incredibili, 54 gradi …… incredibile ma vero.
In questo mondo bruciato dal sole il paesaggio è lunare ed offre un po’ di tutto dune di sabbia ……
….. e laghi salati.
Il paesaggio è unico ….. le tonalità variano da un verde, all’arancione per passare al rosa. Zabriskie Point, reso celebre anche dall’omonimo film di Antonioni, è tra le immagini più belle della valle.
…… di Las Vegas che dire ….. una città assurda con palazzi uno più assurdo dell’altro, una immensa Disneyland per adulti …… forse mai cresciuti. Abbiamo soggiornato in …. un …. castello …. sì, Excalibur.
Una cosa assurda …… ma se ci fossi passato da bambino non so se sarebbero riusciti a riportarmi a casa. Ci si và per divertirsi, per tentare la fortuna e ripartire con le tasche piene ……. sposarsi, divorziare o entrambe le cose contemporaneamente.
…… E’ un po’ cambiata dai tempi di Tex …..
I paesaggi sono il palcoscenico del classico Far West
….. e se non bastasse il paesaggio ……
Il parco dello Zion è un piccolo angolo di mondo, una valle di difficile accesso molto stretta che si conclude a fondo cieco. Le falesie sono impressionanti, pareti perpendicolari al suolo sfoggiano incredibili colori .… un tempo era rifugio di mormoni, e furono loro a dare il nome a questa zona ispirandosi alla Sion di biblica memoria.
………. I paesaggi si susseguono a ritmo incalzante. Alcuni bufali pascolano tranquilli nella prateria.
Attraversiamo il Red Canyon, sorprendente per la sua ricca tonalità arancione che rende il posto ricco di un fascino particolare.
……… che dire, il Bryce Canyon non è proprio un canyon ….. ma un immenso anfiteatro aperto in un altopiano verde di alberi, i colori sono sorprendenti e passano da una tonalità arancione ad un rosso intenso. E’ considerato, non a caso, il parco più bello della regione.
Caratterizzato da colline rosseggianti tendenti all’ocra con sfumature bianche il tutto alternato a macchie di vegetazione sparse: siamo al Kodachrome Basin, è un parco, certo non uno dei più belli, ma caratterizzato da un qualcosa di particolare.
Una colonna rocciosa che si scaglia verso il cielo che al di là della fervida immaginazione è abbastanza intuitiva anche per i più ingenui …..
…………. “ La gola della morte”. In questo numero Tex incontra Menfisto, il suo acerrimo nemico già catturato e assicurato alla giustizia nei primi numeri. Dopo aver catturato i suoi amici, Menfisto attende Tex in questo luogo per tendergli una trappola ………
Dove nell’episodio successivo “ Il ponte tragico” avviene il classico regolamento di conti …….
Il parco lo attraversiamo, ma ad essere sincero non mi ha particolarmente colpito anche perché piove a dirotto.
Arches National Park é il più sorprendente parco del paese, caratterizzato dal più ricco numero di archi di pietra,
…… ma a me piace ricordarlo così.
Luogo unico ricco di roccioni sospesi con pinnacoli fiabeschi …..
…… coronato da falesie rossastre ……
….. con sfondi da cartolina.
Riassume in sé i grandiosi paesaggi unici del West. A Canyonlands lo scenario è surreale, desolatamente marziano, un po’ anche strano per il semplice fatto che al contrario di altri Canyon, non è stato scavato dall’acqua. potresti essere…………… su un altro pianeta.
La Mesa Verde fu inizialmente occupata da indiani Anazazi. Di loro si sa che intorno all’anno 1000 abbandonarono i villaggi sull’altopiano per rifugiarsi nelle cavità all’interno di canyon. Il motivo per tale comportamento sfugge …… è un mistero.
Di sicuro stupisce sapere che indiani abbiano vissuto in costruzioni così solide ed ambiziose per quel tempo.
…… furono molte le pubblicazioni al riguardo, una più bella dell’altra ……
Ad essere sinceri non occorrerebbero commenti su queste foto ma …… non so cosa avrei dato per poter vedere questi luoghi da bambino …….
………La Monument Valley è uno dei più straordinari fenomeni naturali degli Stati Uniti. I colori all’alba e al tramonto assumono dei toni che vanno dal rosa al viola, il panorama si allarga dilatandosi verso l’infinito ………..
…… è stato come entrare in una scena di Ombre rosse …… Fort Apache ….. Rio Bravo …….
……………mi piace legare questi luoghi alle pubblicazioni di Tex dal titolo “Il patto di sangue”: era uno dei primi numeri, il numero 7, anche per questo è uno di quelli che non si dimenticano. In questo numero Tex, lasciando il paesino di Lees Ferry al confine con l’Utah in direzione Durango, viene catturato da indiani Navajo.
Questo numero è importante perchè in seguito alla sua cattura, Tex sul palo della tortura è sul punto di essere giustiziato. Lilyt, la figlia unica di Freccia Rossa capo dei Navayo, si interpone tra Tex ed il suo giustiziere dicendo che lo avrebbe sposato. Il matrimonio indiano salva Tex da una morte certa. Da questo momento Tex è sposato, una parentesi in una saga western consacrata all’avventura. Lilyt scompare nel giro di qualche numero per un’epidemia causata da speculatori, ma di lei rimarrà a suo ricordo suo figlio Kit, ……… piccola Lilyt, così la chiamò Tex salutandola teneramente …..
È il punto esatto dove si incrociano 4 stati: Utah, Colorado, Arizona, New Mexico.
Canyon de Chelly fu da sempre un luogo sacro per i Navajo e prima di loro per gli Anasazi, i loro antenati che per secoli vissero e trovarono riparo in una valle che sembra tagliata con un coltello.
Questo posto diventò tristemente famoso nel 1864 quando il leggendario Christopher Kit Carson ( niente a che fare con il Kit Carson dei miei fumetti). Considerato un eroe dall’opinione pubblica, dopo un lungo assedio, ucciso il bestiame e distrutto i raccolti lasciando morire di fame e stenti la tribù navajo, riuscendo a sconfiggere i sopravvissuti nella battaglia finale … comportamenti da far invidia al più feroce gerarca nazista, ma la storia lo considera un eroe.
Dietro Canyon de Chelly si trova Fort Defiance. Un giorno, passando per caso, Tex legge sul giornale di un certo Brennan e Teller ed è come un pugno nello stomaco, di colpo il ricordo torna indietro di decenni rendendosi conto che non tutti i conti con il passato erano stati fatti. Anni prima, questi due personaggi avevano contribuito all’epidemia di vaiolo vendendo a scopo di lucro coperte infette agli indiani che portarono alla morte di sua moglie Lilyt …… da qui parte la caccia.
Prendiamo la Hwy 40, e costeggiamo il deserto dipinto con i suoi colori.
Sono tronchi di alberi pietrificati trasformati in quarzo dai colori incredibili, il tutto coronato da un paesaggio lunare di rocce vulcaniche …… mi piace questa definizione ”paesaggio lunare” pur non avendola mai vista, a parte qualche foto ……. mi piace immaginarla così.
Questa volta Tex si scontra contro ricchi allevatori e personaggi influenti impegnati ad aprirsi la strada con le armi a scapito dei coloni per il passaggio di una nuova ferrovia …….
Si schiantò sulla terra 49.000 anni fa.
E’ il più grande cratere meteorico del mondo, devo dire che è impressionante. Sull’orlo del cratere sorge un piccolo museo ottimamente allestito con suggestive fotografie e documenti sulle missioni Apollo ed utilizzato come base di addestramento per astronauti.
…… Nella pubblicazione di “Il fiore della morte” viene raccontata un’altra storia tramandata dagli anziani Hopi che anche loro stentano a ricordare …… Tutto cominciò in una notte di Agosto quando un meteorite apparve in cielo
…… il giorno dopo alcuni indiani salirono sul bordo del cratere fino in cima, e quello che videro nei giorni seguenti fu la crescita di radici nere punteggiate di un verde brillante …… chi l’avrebbe detto che un giorno sarei stato proprio lì in quel punto.
……… che dire, come tutti sanno il Grand Canyon è tra i fenomeni geologici più sorprendenti che ci siano. Sapevo di trovarmi davanti di qualcosa di travolgente ma …… credetemi, è molto più bello di come me lo immaginavo e le foto a volte non rendono merito a questa meraviglia.
…… Tex in “ Grand Canyon” è alle prese con dei loschi individui che tengono in ostaggio una coppia di Navayos perché li conducano ad un giacimento di pepite.
Il tutto ha inizio in un tranquillo e innocuo trading post nella riserva Navayo, che si rivelerà un centro di traffici di pepite d’oro vendute da poveri indiani ignari del reale valore e ripagati con whisky illegale nel territorio indiano. Vi sono molte pubblicazioni al riguardo, una vera e propria pestilenza tra gli indiani, al punto che non so se siano stati peggio le guerre indiane o l’acqua di fuoco …. Mi ha fatto sempre uno strano effetto bere alcolici, ho sempre considerato l’alcool incompatibile con il nostro sistema cellulare ……… al primo bicchiere ne muoiono a migliaia ….. al secondo bicchiere se ne vanno le cellule della malinconia per cui ti fai una gran bella risata, poi piano piano se ne vanno le cellule dell’autocontrollo, così cominci a parlare a voce molto alta anche se non c’è nessun motivo per farlo, ma questo è un bene perché subito dopo cominci a dire anche cose sincere e a volte anche intelligenti …. Ma poi, alla fine, arrivano le cellule del ricordo che sono le più carogne, perché sono le più dure a morire …….. Ma in questo frangente la risposta di Tex è immediata.
…… in questa continua caccia alla volpe con rocambolesche fughe Tex e Kit discendono in canoa il Colorado per aggirare e tendere un agguato alla banda.
Oatman é nascosta tra i monti, sul vecchio tracciato della Route 66. Si dice che un tempo qui si trovasse la più grande miniera d’oro dell’Arizona. I discendenti degli asini che servivano per trasportare l’oro sono ora liberi di passeggiare per le strade del paese.
Un classico villaggio fantasma.
…… villaggio riportato in vita dall’avvento del turismo. Qui girarono i western famosi come “ La conquista del West“ …… se fossi capitato qui da bambino sarebbe stato difficile portarmi via …….
Nata per collegare Chicago alle spiagge di Santa Monica, la Rout 66 fu usata per la migrazione verso Ovest durante il Dust Bowl, nella grande depressione. Migliaia di persone attraversarono un continente, una biblica trasmigrazione di poveracci lungo questa strada fino alla California “ il paese del latte e del miele” in cerca di un modo per vivere.
A stento troveranno il modo di sopravvivere, paghe da fame, padroni aguzzini, lavori da schiavi per un lavoro che non bastava minimamente a nutrirsi …… ma queste sono altre storie……..
New York la prima volta è stato un viaggio rituale, una sorta di dovere morale: tutti i miei film, i jeans, la Nike, la Coca Cola, Mc Donald’s, le camicie fuori dai pantaloni, le T- shirt ……. e lo “you” che ti permetteva di non scegliere con chi essere amichevole o da tenere a distanza, tutto il casual, la democrazia, il sogno americano, gli indiani e i cowboy, tutto viene da lì, dagli Stati Uniti. La mia generazione è nata assediata ……. con questo mito negli occhi. Ed ora io sono qui, e come non iniziare da una ferita ancora aperta. Ground zero ……… provo una rabbia verso coloro che, nella folle idea di aiutare la propria causa, hanno ucciso migliaia di persone innocenti.
Erano lì ….
Ma a me piace ricordarla così, con le sue torri, il suo ponte della famosa “gomma del ponte”……… viste da Brooklyn un lontano pomeriggio di maggio ……
…….. era la prima cosa che vedevano agli immigrati che arrivavano negli U.S.A alla ricerca di una vita migliore, un simbolo di accoglienza e ospitalità.
Il museo dell’immigrazione ….. se vi capita di passare da queste parti fatevi un giro .. guardate quelle foto, che se non fosse per il bianco e nero potrebbero essere state scattate ieri ai profughi delle nostre “carrette del mare” che ogni giorno arrivano a Lampedusa ….…… con l’unica differenza che in quelle foto eravamo noi.
E poi immagini simbolo della città.
… e a ricordo della “gomma del ponte”……..
………..e come sempre alla fine, un ringraziamento ai miei compagni di viaggio Daniele e Francesca che insieme a Cristina mi hanno sopportato un’altra volta.
Considerazioni finali:
Mi piace in genere come si vestono, jeans magliette sgargianti per lo più di qualche squadra sportiva, capelli colorati. Sono soprattutto le ragazze che mi stupiscono, sembrano vestite……. come se si fossero messe d’accordo che oggi valeva tutto. Almeno non è la solita sfilata di jeans a vita bassa, scarpe col tacco, giubbottini attillati e magliette di Abercrombie. In America , questa marca serve a vestire : operai o persone comuni con poche disponibilità finanziarie, e vi sono molti mercatini che trattano abbigliamento di questo tipo …… mi vengono in mente le vecchie Timberland usate per lavori pesanti ed Italia assunte tempo addietro a status symbol. Non smetterò mai di stupirmi di come si rapportano gli italiani di fronte a queste cose ………. In America sei considerato un pezzente se indossi vestiti di Abercrombie, di mediocre fattura e nemmeno tanto belli. Mentre se indossi made in Italy sei considerato uno di buon gusto anche se comprati in una bancarella.
Prima di concludere devo chiarire alcune cose di questo blog. E’ molto semplice: mi capitano alcune cose e le vedo, le vivo e le racconto qui con le mie impressioni, non faccio niente altro. E’ una cosa che può piacere oppure no, a molti non piace quest’impostazione e me lo dicono, ad altri invece piace per i motivi che non so ma che posso intuire, però è questa la cosa che faccio e che mi piace fare. Non voglio raccontare un diario, elenchi di alberghi, ristoranti o approfondire argomenti facilmente reperibili sui libri di storia o su una rivista di viaggi o sulla Lonely Planet. Non mi interessa. Vivo delle esperienze normali e le racconto, punto. Fa parte del gioco anche dilungarmi in argomenti non attinenti alla destinazione, ma che comprendono riflessioni, opinioni politiche ed economiche di questo mondo ……… perché altrimenti non funziona così ma in un altro modo. Se avete voglia di sapere cosa succede a me in questi viaggi con le mie opinioni ed impressioni restate qua ma, ripeto, vi sono tantissimi altri blog sui viaggi che avete solo l’imbarazzo della scelta. Io non sono qui per trasmettere ottimismo o pensieri positivi, non è il mio compito, per questo c’è la scuola, la letteratura o la chiesa. Io non ho assolutamente intenzione di farlo.